Fotografia: Enrico Pelos – Rodolfo Predieri (Gruppo Fotografico R.E.M)
Testi: Enrico Pelos
Montaggio proiezione dissolvenza incrociata con centralina HW&SW: Enrico Pelos
Musiche scelte: Enrico Pelos e Rodolfo Predieri da brani New Age dell’epoca…
LA STORIA DEI COLORI PROVENZALI
“Canto una fanciulla di Provenza…” Comincia così Mirejo, l’opera di Frederic Mistral che con la vincita del Nobel restituiva dignità alla lingua provenzale (d’Oc).
La Liguria è terradi confine con la Liguria e tra i primi abitanti ci furono i Liguri. Importante nei secoli passati l’influenza delle famiglie genovesi che ebbero proficui scambi con questa regione che influenzò a sua volta una parte della Liguria di Ponente dove ancora oggi si parla la lingua occitana. Terra di incantati scenari colorati dei campi di lavanda, del rosso ocra delle falesie o del verde del Verdon, è la Provenza. La terra di Nostradamus e di Mistral, che ha fatto sognare Petrarca e dipingere Van Gogh
Alcuni viaggi, nell’estate del 1994, nella wonderful Provenza nella più bella stagione. Quella della lavanda che è l’”Anima della Provenza” come ebbe a dire il grande scrittore Jean Giono, di famiglia d’origine piemontese, che proprio a Manosque nacque e morì (1895-1970) e che fu il primo posto nel quale ci fermammo a fotografare. Campi colorati che si estendono a vista d’occhio… L’Abbazia di Senanque con i suoi campi è certamente il “must” per ogni fotografo… Valensole che già il nome la dice tutta… il paese di Gordes in un caldo e assolato pomeriggio…, e poi già che c’eravamo non ci facemmo mancare niente: il Verdon considerato il “Grand Canyon (del Colorado) d’Europa”… La Cave di Les Baux la terra dei primi menestrelli… Roussillion con le sue meravigliose terre d’ocra… il mercato di Folcalquier che con le sue spezie dai mille colori è giustamente rinomato in tutta la Francia… le finestre colorate, i mulini… i tramonti…
“Se ne andò su per Aurnò con la provenza nel cuore. Non si sarebbe più venuto via, vi sarebbe rimasto per sempre…” (Francesco Biamonti).

NOTE TECNICHE
Le fotografie furono realizzate con quella che allora era considerata la migliore pellicola diapositiva per la resa eccezionale dei colori ovvero la pellicola Velvia (Fuji). La proiezione è stata ripresa poi in studio ripreso con videocamera in vhs (che per l’epoca era già ad un buon livello…) che, allora, non disponeva di porte di collegamento digitali per cui la ripresa avvenne direttamente sullo schermo. In quel tempo si riuscivano a fare i primi fotomontaggi digitali (con Ibm 286…) per cui poi il filmato è stato digitalizzato da cui la qualità che non è paragonabile alle conversioni in digitale di oggi. M… e lasciatevi trasportare dal fascino delle immagini e della musica. Buona visione
LE PROIEZIONI
La proiezione venne presentata nell’ottobre del 1994 in una “Serata dell’Audiovisivo” al teatro della società IP grazie alla disponibilità dei soci della sua Sezione Fotografica che misero a disposizione anche il primo hardware e software per la programmazione in automatico della proiezione in sincro con la musica.
Essa venne anche presentata il 4 Novembre in una serata nella prestigiosa sede della Fondazione Giacomo Costa. In quell’occasione la proiezione si avvalse, oltre che di immagini del fotografo Rodolfo Predieri, amico e socio qui citato come co-autore, anche di fotografie del fotografo amico e socio Carmelo Marino e colgo l’occasione per salutare entrambi nel caso arrivassero a “navigare” in questa pagina.
http://www.enricopelos.it
Portfolio https://bit.ly/3rJmztC
Collections https://bit.ly/3cJITiI
Digital Art https://enrico-pelos.pixels.com/collections/digital+arts
“I sing a girl from Provence… “Thus begins Mirejo, the work of Frederic Mistral who, with the Nobel prize, restored dignity to the Provencal language (d’Oc).
Some trips, in the summer of 1994, to the wonderful Provence in the most beautiful season. The one with the lavender which is the “soul of Provence” as wrote the great writer Jean Giono, of Piedmontese origin, who was born and died in Manosque (1895-1970) and which was the first place in which we stopped to photograph. Coloured fields that extend as far as the eye can see … The Senanque Abbey with its fields is certainly a “must” for every photographer … Valensole that the name says it all … the village of Gordes in a hot and sunny afternoon …, and then while we were there we did not miss anything: the Verdon considered the “Grand Canyon (of Colorado) of Europe” … The Cave of Les Baux the land of the first minstrels … Roussillon with its marvellous ocher lands … the Folcalquier market which with its colourful spices is rightly renowned throughout France … the coloured windows, the mills … the sunsets…