Anello di Fontanigorda ai monti Gifarco e Roccabruna
Tutti conoscono la spada nella roccia vicino alla famosissima abbazia cistercense di San Galgano, che per alcuni potrebbe essere proprio Excalibur quella di Galvano della leggenda di Re Artù… Non molti conoscono però quella sulla cima del monte Gifarco che “domina” Fontanigorda in Val Trebbia in Liguria. Si raggiunge con una bella e facile passeggiata – tranne l’ultimo breve canalino che richiede un aiutino con le mani – che parte dal famoso Bosco delle Fate tanto caro al famoso poeta genovese di adozione Giorgio Caproni. Arrivati in cima ci si può girare sui se stessi per lo spettacolare panorama che è uno dei più ricchi di cime che si possa avere in Liguria. Infatti si possono vedere i monti Roccabruna, Castellofante, Antola, Alfeo, Carmo e sulla Val d’Aveto il suo Groppo Rosso, il monte Bue, il Maggiorasca, l’Aiona e gira… gira… si arriva anche a vedere il mare…. Certamente si voleva richiamare l’antica storia ma chi l’ha messa sulla cima? Un “cavaliere” fontanigordese o foresto? Quando?… Non è facile scoprirlo… Non si trovano molte informazioni…
Genova, Liguria, 1965, Londra… Liverpool… La nota dominante della vita dell’autrice è sempre stata, fin dall’età di 13 anni, la sua passione per i Beatles, nata durante il loro concerto nell’unico tour italiano di quell’anno che racconta in questo libro con passione ed emozione. L’amore per i Beatles, la musica, ed i costumi di quell’epoca non si è mai spento, portandola a vivere e lavorare a Londra diversi anni nel decennio ‘70/’80, insieme al co-autore che scattò le foto, tutte originali dell’epoca, anche a concerti di gruppi musicali famosi come i Pink Floyd, i Black Sabbath, i Rolling Stones, i Kraftwerk, Crosby&Nash. Essi assimilarono insieme la cultura di cui descrivono l’atmosfera, la vita quotidiana e l’ambiente musicale, arricchendo il tutto con note, cartine dei luoghi principali beatlesiani, aneddoti e notizie dalla terra d’origine e fino alle attualità dei giorni nostri. Questo libro è dedicato a tutti i fans dei Beatles. Ma non solo.Genova, Liguria, 1965, Londra… Liverpool… La nota dominante della vita dell’autrice è sempre stata, fin dall’età di 13 anni, la sua passione per i Beatles, nata durante il loro concerto nell’unico tour italiano di quell’anno che racconta in questo libro con passione ed emozione. L’amore per i Beatles, la musica, ed i costumi di quell’epoca non si è mai spento, portandola a vivere e lavorare a Londra diversi anni nel decennio ‘70/’80, insieme al co-autore che scattò le foto, tutte originali dell’epoca, anche a concerti di gruppi musicali famosi come i Pink Floyd, i Black Sabbath, i Rolling Stones, i Kraftwerk, Crosby&Nash. Essi assimilarono insieme la cultura di cui descrivono l’atmosfera, la vita quotidiana e l’ambiente musicale, arricchendo il tutto con note, cartine dei luoghi principali beatlesiani, aneddoti e notizie dalla terra d’origine e fino alle attualità dei giorni nostri. Questo libro è dedicato a tutti i fans dei Beatles. Ma non solo.
La Grotta dei Falsari o dei Briganti è una spettacolare “finestra sul mare” di Capo Noli, poco sopra la Via Aurelia. Essa deve il suo nome alla leggenda che narra che la grotta, – di non facile ubicazione poiché si trova lungo un’erto pendio e se piove può anche diventare pericoloso – trovandosi in una posizione nascosta e poco raggiungibile servisse da rifugio e nascondiglio per merci di provenienza illecita… Il sentiero che porta alla Grotta è anche lungo una delle Vie della Fede dei Pellegrini in Liguria e lungo il percorso si trovano alcune chiese dalle quali si hanno spettacolari scorci panoramici sulla costa.
Qui decise di fare anche il suo “eremo” il famoso Capitano “lupo di mare” Enrico Alberto d’Albertis (in realtà una bella casa in stile coloniale a forma di cabina di nave con l’albero per l’alzabandiera, piante esotiche, voliera di uccelli rari…) ed oggi è uno dei Luoghi Abbandonati in una delle posizioni più belle di tutta la Liguria…
The Grotta dei Falsari or dei Briganti is a spectacular “window onto the sea” of Capo Noli, just above the Via Aurelia. It owes its name to the legend which narrates that the cave – not easy to locate as it is located along a steep slope and if it rains can even become dangerous – being in a hidden and difficult to reach position, served as a refuge and hiding place for goods of illicit origin… The path that leads to the cave is also along one of the Pilgrims’ Ways of Faith in Liguria and along the way there are some churches from which you have spectacular panoramic views of the coast. The famous “sea wolf” Captain Enrico Alberto d’Albertis also decided to make his “hermitage” here (actually a beautiful colonial-style house in the shape of a ship’s cabin with a flag-raising mast, exotic plants, aviary of rare birds…) and today it is one of the Abandoned Places in one of the most beautiful locations in all of Liguria…