Reportage dal Salone Nautico Genova 2023. Le curiosità al 63° appuntamento di livello mondiale e sempre più sensibile all’ambiente.

Panoramica sull’esposizione di molte barche di tutte le tipologie.

Probabilmente non esiste un ligure della costa o comunque appassionato del mare che non sia andato, almeno una volta a vedere Il Salone Nautico di Genova. Tutti hanno cercato di avere, prima o poi, una barca o anche semplicemente un mezzo galleggiante per cavalcare le onde…

Al salone ci si va per comprare una barca o per sognarla. Piccola o grande che sia…” è una frase che si sente dire spesso tra gli addetti ai lavori o anche incontrando semplici visitatori incuriositi da cotanta esibizione nautica.

Il Salone Nautico di Genova 2023 è considerato uno degli eventi più importanti del settore a livello internazionale – l’Italia è il 1º esportatore nel mondo – e quest’anno è stato presentato insieme ad una importante novità: la presenza della costruzione, in fase abbastanza avanzata, del “Waterfront di Levante”.

Panoramica sull’esposizione a mare dal Padiglione Jean Nouvel con una delle aree di presentazioni e incontri dei diversi eventi.

Il progetto è innovativo, dal punto di vista architettonico e tecnologico, per un nuovo concetto di residenza abitativa e di nuove vie d’acqua. Esso è progettato dall’architetto italiano più famoso ed uno dei più influenti (ma non chiamatelo “Archistar”) al mondo: Il pluripremiato Architetto e Senatore Renzo Piano. Egli ha infatti progettato e realizzato in oltre 50 anni di attività – insieme ai collaboratori del suo studio RPBW (Renzo Piano Building Workshop) – lavori in tutti i continenti. Sono stati costruiti in prevalenza edifici per spazi per l’arte e la cultura e – per rimanere solamente a Genova – il quartiere Expo, con il recupero del Porto Antico, la Biosfera ed il Ponte di Genova San Giorgio ricostruito a seguito della tragedia del crollo del ponte Morandi del 14 agosto 2018.

Panoramica sull’esposizione a mare dal Padiglione Jean Nouvel con una delle aree di presentazioni e incontri dei diversi eventi.

Nei suoi canali navigabili ci saranno nuove barche e i due edifici di “vetro”, in fase di costruzione, danno l’idea di quello che saranno le nuove realtà abitative sul fronte mare. Altre ne seguiranno unitamente a realizzazioni di tipo commerciale onde recuperare un’area che è stata semiabbandonata per molti anni.

E il Palasport? Con la sua inconfondibile architettura rotonda che fa capire agli automobilisti provenienti dalla sopraelevata di essere giunti a Genova che fine farà? Non preoccupatevi. Non si abbatterà. Così è stato deciso. Eh, sì perché esso è ormai il simbolo più importante di Genova, dopo la Lanterna, e memoria storica di moltissimi genovesi e liguri per aver ospitato eventi importanti o musicali come ad esempio l’esibizione, nel 1965, di certi “Beatles” allora semisconosciuti – per i mezzi di comunicazione di allora – in Italia. Tant’è che la RAI non li degnò di nessun servizio particolare.

Panoramica delle barche a mare con lo sfondo della città di Genova, zona Foce e Albaro, con alle spalle il monte Fasce (834 m s.l.m.).

Nel 63º Salone erano esposte oltre 1.000 imbarcazioni (da 2 a 40 metri di lunghezza circa) ed oltre 1000 erano anche i brand interessati a presentare i loro prodotti, creazioni o servizi tra i quali anche presenze del Ponente Ligure come la “Marina di Loano”, con i suoi moli raggiungibili con le e-bike, l’impianto fotovoltaico, nuove realtà commerciali come Slam, marchio di abbigliamento tra i più famosi nel mondo della vela, a riprova che la nautica italiana sta attraversando un periodo positivo sotto molto punti di vista: economico, commerciale, edilizio.

Forme eleganti e avveniristiche si alternano a barche più tradizionali ma sempre di grande interesse. Alcune hanno vinto importanti premi di Design come l’austriaca dei cantieri Frauscher, che sebbene il suo paese non abbia sbocchi sul mare, ha comunque dei laghi importanti.

Panoramica su alcune delle barche esposte – quella blu è dei cantieri Mussini di Portofino, con motore elettrico, tra le più considerate – nel nuovo canale

Tutte barche meravigliose ma che, poco o tanto, “inquinano” con i loro piccoli motori a benzina o i potenti motori turbodiesel. La crisi climatica è ormai irreversibile (anche se non tutti sono convinti che ci sia…) e al Salone Nautico ci sono diverse proposte e realtà interessanti che utilizzano fonti alternative come l’elettricità per i loro mezzi.

Non c’era un padiglione vero e proprio dedicato all’elettrico ma erano presenti imbarcazioni con motori elettrici perché ecologici e silenziosi. Ad oggi essi non hanno ancora una grande autonomia e nessuno vuole rischiare di rimanere in mare aperto con il motore scarico in cerca di qualche colonnina che non esiste (almeno per il momento…). o di correre il rischio, se si alza il vento o c’è il mare grosso di non poter rientrare in porto. Comunque, la strada è tracciata e indietro non si torna. Interessante, ad esempio la barca Corvetta dei cantieri Mussini di Portofino con motori elettrici ed una buona autonomia onde poter navigare lungo le coste nel più totale silenzio e accompagnati solo dal suono delle onde che si infrangono sulla barca. O ancora i cantieri Frauscher che costruiscono modelli elettrici curiosamente battezzati con nomi del Ponente Ligure come l’“Alassio”, che è ad oggi la barca elettrica più venduta in Europa, o il Sanremo.

Panoramica sul pubblico in visita nei vari stands con i due nuovi edifici in costruzione del nuovo quartiere Waterfront progettato dall’architetto Renzo Piano.

Ci sono poi anche soluzioni con i motori ibridi che combinano un motore a combustione interna con un motore elettrico per fornire una maggiore efficienza, autonomia e riduzione delle emissioni.

Ormai la strada è tracciata ed anche se ci sono dei problemi, ad esempio con le batterie che in qualche caso hanno avuto la “tendenza” ad incendiarsi con problemi sempre più risolvili per il futuro

Era presente anche l’“avveniristica” costruzione di American Magic del New York Yacht Club. Il velisti del NYYC gareggiarono perdendo, con Luna Rossa Prada Pirelli il 30 gennaio 2021 Il team American Magic ha scelto la tecnologia italiana (Blue Game del gruppo Sanlorenzo) per la costruzione della barca appoggio della 37^ America’s Cup perché il regolamento della Coppa, in programma a Barcellona da settembre 2024, prescrive che i concorrenti devono avere almeno un’imbarcazione alimentata esclusivamente a idrogeno onde promuovere sempre più l’energia pulita e ridurre le emissioni da idrocarburi. La barca “volerà” sull’acqua a 50 nodi (più di 90 km orari). grazie ad un sistema a foiling elettrico alimentato a idrogeno e quindi ad impatto zero. l foil o ali sono attaccate allo scafo ed in determinate condizioni di velocità e situazione del mare e atmosferiche lo sollevano completamente fuori dall’acqua. Fu nei primi anni del ’900 che un inventore italiano ingegnere e pioniere dell’aviazione Enrico Forlanini (Milano, 13 dicembre 1848 – Milano, 9 ottobre 1930) ebbe l’idea di lavorare su un sistema di foil creando l’idroplano un prototipo funzionante sul Lago Maggiore che divenne così de facto – non fu il primo ad utilizzare le ali ma fu il primo a far “volare” una barca – il primo aliscafo facendo di lui anche un imprenditore di successo.

Le barche in acqua sul molo di fronte al Padiglione Jean Nouvel.

La “Barca Avveniristica” di American Magic del New York Yacht Club. I velisti del NYYC gareggiarono perdendo, con Luna Rossa Prada Pirelli il 30 gennaio 2021. Per regolamento dovranno avere una barca alimentata a idrogeno e la costruzione è stata affidata ad un cantiere italiano del gruppo Sanlorenzo.
Panoramica delle barche tra il blu del mare ed il verde di monti, una delle caratteristiche di Genova e di quasi tutta la Liguria; sia a Ponente che a Levante si può stare sulla costa vicino al mare ma a non molti chilometri di distanza si raggiunge l’entroterra con i suoi monti ed i suoi paesi…
Per i fan più appassionati della mitica 500 – che ogni anno si festeggia in uno dei raduni più importanti in Italia proprio nel Ponente Ligure a Villanova di Albenga – ecco la bella ed interessante versione anfibia con la carena a trimarano (o/barca con la carena a trimarano preparata dai cantieri Trimarchi di Messina.
Foto all’interno del container con il titolare della Demetra con Paolo Gazzotti creatore della Fattoria di Pol di Borghetto S. Spirito e le varie piantine in crescita all’interno.
Visitatori del Salone in un’insolita inquadratura sulla fiancata di una delle belle barche/yacht del Salone Nautico.
Le barche del salone affiancate al passaggio della nave da crociera che porterà molti crocieristi contenti in vacanza. Sicuramente saranno tutti amanti del mare, della natura e in buona fede molti pure verdi e ambientalisti. Chissà se sanno che mentre viaggiano su quella comoda nave inquinano… ma questa è un’altra storia… “Che bello si parte per la crociera…” Tanti saluti a tutti e non pensiamo più all’inquinamento delle auto in città. Tutti amanti del mare, della natura e ambientalisti. Una sola nave da crociera, nel suo viaggio da 3.000 persone, può emettere quantità di inquinamento pari a quella di un milione di automobili….
Il sole tramonta sulle barche del Salone e la nave da crociera…
È ora ormai di smontare gli arredi espositivi. Il Salone sta per chiudere ma c’è ancora tempo per un’ultima fotografia…

E per finire una delle attrazioni sull’acqua: il flyboarder Cristiano Perseu in una esibizione con volteggi in aria in acrobatici volteggi… con amica e selfie-ricordo.

GENOVA SALONE NAUTICO 63° 2023 09 24-25-26 Phtotography elaboration editing by Enrico Pelos http://www.enricopelos.it

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The BEATBOX a CISANO sul NEVA (SV) 12 Agosto 2017 (+Foto Genova) Ripresa e montaggio by Enrico Pelos

I BEATBOX figurano tra le più famose Beatles cover band in Italia e sono conosciuti anche a livello internazionale.
La strumentazione usata nei concerti è identica a quella degli originali.
I vestiti con cui si esibiscono sono realizzati dalla stessa sartoria che produceva quelli dei Beatles.
…” I componenti Riccardo Bagnoli (Paul McCartney), Guido Cinelli (George Harrison), Mauro Sposito (John Lennon), Alfio Vitanza (Ringo Starr), costituiscono una delle più famose “Beatles Tribute Band” italiane
Recentissimo il loro concerto del 5/4/2014 al Palais di Bruxelles davanti a 15.000 persone). I Beatbox, che abbiamo avuto il piacere di ascoltare dal vivo con il loro spettacolo, ricreano sicuramente bene l’atmosfera di quegli anni…” (Da “Memorie Beatlesiane e dintorni” di Rita Tunes ed Enrico Pelos pubblicato nel 2014.)
Fotografie di Enrico Pelos dal concerto al Teatro Rina e Gilberto Govi di Genova del 2011 e dal Concerto di Cisano sul Neva del 12 Agosto del 2017
Fotografie di Rita Tunes dal concerto al Politeama Genovese di Genova del 23 4 2016

Riprese e montaggio by Enrico Pelos

The BEATBOX is among the most famous Beatles cover bands in Italy and is also known internationally.
The instrumentation used in the concerts is identical to that of the originals.
The clothes they perform in are made by the same tailor who produced the Beatles’ clothes.
…” The members Riccardo Bagnoli (Paul McCartney), Guido Cinelli (George Harrison), Mauro Sposito (John Lennon), and Alfio Vitanza (Ringo Starr), make up one of the most famous Italian “Beatles Tribute Bands”.
Very recently their concert on 5/4/2014 at the Palais in Brussels in front of 15,000 people). The Beatboxes, which we had the pleasure of listening live with their show, certainly recreate the atmosphere of those years well….” (From “Memorie Beatlesiane e surroundings” by Rita Tunes and Enrico Pelos published in 2014.)
Photographs by Enrico Pelos from the concert at the Teatro Rina and Gilberto Govi in Genoa in 2011 and from the Cisano concert on the Neva on August 12, 2017
Photographs by Rita Tunes from the concert at the Politeama Genovese in Genoa on 23 4 2016
Shooting and editing by Enrico Pelos

Luoghi (ex) Abbandonati PALASPORT DI GENOVA 4 – (ex) ABANDONED PLACES GENOA PALASPORT 4

Luoghi (ex) Abbandonati Palasport di Genova Fiera di Genova dove suonarono i Beatles… ed oggi in corso di ristrutturazione 4 - ex Abandoned Places Genoa Palasport where the Beatles played… and nowadays under renewal works 4...
Luoghi (ex) Abbandonati Palasport di Genova Fiera di Genova dove suonarono i Beatles… ed oggi in corso di ristrutturazione 4 – ex Abandoned Places Genoa Palasport where the Beatles played… and nowadays under renewal works 4…

Luoghi (ex) Abbandonati PALASPORT DI GENOVA 2 – (ex) ABANDONED PLACES GENOA PALASPORT 2

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Luoghi (ex) Abbandonati Palasport di Genova Fiera di Genova dove suonarono i Beatles… ed oggi in corso di ristrutturazione – ex Abandoned Places Genoa Palasport where the Beatles played… and nowadays under renewal works…

Luoghi (ex) Abbandonati PALASPORT DI GENOVA 1 – (ex) ABANDONED PLACES GENOA PALASPORT 1

Luoghi (ex) Abbandonati Palasport di Genova Fiera di Genova dove suonarono i Beatles... - ex Abandoned Places Genoa Palasport where the Beatles played...
Luoghi (ex) Abbandonati Palasport di Genova Fiera di Genova dove suonarono i Beatles… – ex Abandoned Places Genoa Palasport where the Beatles played…

Passeggiate a Levante ITINERARI AL TRAMONTO VERSO LA SERA…

Le passeggiate iniziate con la nebbia dell’alba e proseguite nelle giornate con i forti, i luoghi e i paesi abbandonati, itinerari sui monti e sulle coste… stanno per terminare e siamo arrivati al tramonto e alla sera… ad alcuni dei migliori tramonti…

1 Passeggiata a levante della Liguria #9…percorrere i sentieri dei Forti di Genova per arrivare tramonto al Forte di Monteratti
2 Passeggiata a levante della Liguria #45…Il sole sta per tramontare… sulla baia di Portovenere, sull’isola della Palmaria
3 Passeggiate a levante della Liguria #38 Tramonto sul mare alle Cinque Terre…

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The Slideshow https://youtu.be/Rbn_L0_CaAU

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IRELAND – IRLANDA BEATLES Concerts a Dublino (ita-eng)

Da Beatlesiani non potevamo, una volta a Dublino, andare a vedere, tra le molte altre cose interessanti che offre la città, un posto sconosciuto ai più. Esso rappresenta però per molti un ricordo particolare ed è il palazzo di quello che fu un tempo l’Adelphi Cinema in Abbey street, poco lontano dal monumento al grande irlandese Daniel O’Connel (che come vedremo in seguito è legato alla città di Genova…). Il cinema venne chiuso nel 1995 ed è oggi un grande parcheggio, ma il 7 Novembre 1963 qui suonarono i Beatles. Essi fecero due concerti rimasti nella storia della musica irlandese, anche perchè non bisogna dimenticare che tre del gruppo, John, Paul e George, avevano origini irlandesi e ne erano particolarmente orgogliosi…

IRELAND - IRLANDA http://www.enricopelos.it © Enrico Pelos | enricopelos.it write to the Enrico Pelos enricopelos@alice.it for the use of these photos scrivere a Enrico Pelos enricopelos@alice.it per l'uso di queste foto

As Beatles fans we could not, once in Dublin, go and see, among the many other interesting things that the town has to offer, a place unknown to most of the people but which has a special memory for many and it is the building that was once the Adelphi Cinema in Abbey street. It is not far from the monument dedicated to the great Irish Daniel O’Connel (who, as we will see later, is linked to the city of Genoa…). The cinema closed down in 1995 and is now a large parking lot but on Nov. 7, 1963, the Beatles played here. They played in two concerts which remain in the history of Irish music also because we must not forget that three of the group, John, Paul and George, were of Irish origins and they were especially proud of it…

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MEMORIE BEATLESIANE e dintorni Cap 23 PINK FLOYD 1974 LONDON CONCERT (Ita/Eng)

Il mito dei Pink Floyd rivivrà a Pompei in una mostra… attraverso immagini e suoni…

“…A novembre fu la volta dei Pink Floyd! Si trattava del British Winter Tour del 1974 al Wembley Empire Pool. Come resistere ad una simile occasione? All’epoca, e negli anni precedenti, ascoltavamo soprattutto questa musica così innovativa e non stavamo più in noi dalla gioia di ascoltarli live. Prendemmo il biglietto come al solito, spedendo le sterline nella busta e ricevendoli quasi subito i (la Royal Mail funzionava anche in mezza giornata). Sul biglietto da noi conservato, leggo Row 0, seat 18, ed era la seconda entrata, di sopra in galleria, comunque si vedeva ed ascoltava benissimo. Fin dal percorso in metropolitana notavo la differenza tra il pubblico dei vari concerti: questi dei Pink Floyd erano per la maggior parte silenziosi e calmi. Nessuno aveva più di 30 anni ed il capello lungo e l’abbigliamento pittoresco erano d’ordinanza….”
“I Pink Floyd sono stati il più affascinante insieme di talenti musicali della storia del rock insieme ai Beatles. Il gruppo fu fondato, nel 1965, da Roger Waters, Syd Barret, Richard Wright e Nick Mason. Dave Gilmour arrivò in seguito e nel ‘68 sostituì Syd Barret…”
(dalle pagine di “MEMORIE BEATLESIANE e dintorni”)

 

MEMORIE BEATLESIANE E DINTORNI by Rita Tunes ed Enrico Pelos PINK FLOYD http://www.enricopelos.it © Enrico Pelos | enricopelos.it write to the Enrico Pelos enricopelos@alice.it for the use of these photos scrivere a Enrico Pelos enricopelos@alice.it per l'uso di queste foto

“… In November it was the turn of Pink Floyd! It was the British Winter Tour 1974 at the Wembley Empire Pool. How to resist such an opportunity? … We took the ticket as usual, sending the money in the envelope and receiving them almost immediately (the Royal Mail worked in half a day). The tcket we kept was for Row 0, seat 18, and was the second entrance, upstairs in the gallery, however, could be seen and listened very well. From the walk on the subway I noticed the difference in the audience of the various concerts: these Pink Floyd guys were for the most part silent and calm. No one had 30 years and the long hair and colorful clothes were to be the fashion of those times …. ”
“The Pink Floyd were the most fascinating ensemble of talented musicians in rock history with the Beatles. The group was founded in 1965 by Roger Waters, Syd Barret, Richard Wright and Nick Mason. Dave Gilmour came in ’68 and replaced Syd Barret … ”
(From the pages of “MEMORIE BEATLESIANE e dintorni”)

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– Stampa copertina a colori e foto in Bianco/Nero ISBN 978-88-909792-1-7 http://goo.gl/1dmYNS
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“MEMORIE BEATLESIANE e dintorni” Cap 22 London concerts 1974 TANGERINE DREAM (Ita/Eng)

“Al mio ragazzo era sempre piaciuto il cosiddetto Krautrock. Così era chiamata dalla stampa e critica angloamericana la scena musicale,costituita dai gruppi attivi in Germania negli anni ‘70. E così mi
raccontò di coloro che producevano in varia misura forme musicali nuove sulla base del rock progressivo o della musica elettronica tedesca (ad esempio Karlheinz Stockhausen) dei decenni precedenti. La definizione comprendeva gruppi spesso diversi tra loro, che spaziava dallo sperimentalismo alle influenze cosmiche dei Tangerine Dream e dei Cluster, alle anticipazioni di New Age degli Ash Ra Temple e dei Popol Vuh, ai “precursori” techno Kraftwerk fino al rock apocalittico degli Amon Düül. Alcuni componenti come Klaus Schulze furono tra i più
importanti innovatori di questa straordinaria “new wave”… Piuttosto perplessa all’ascolto di questa musica, ero curiosa di ascoltarla dal vivo quando prendemmo i biglietti per il concerto dei Tangerine Dream, il 26 ottobre; infatti il gruppo nell’autunno fece un tour di tre settimane. Andammo in metropolitana al Rainbow Theatre, Finsbury Park,…
Il nome del gruppo sembra derivi dalle due parole “Tangerine Dream”, come omaggio agli “influssi onirici” della canzone “Lucy in the sky with diamonds” nel disco “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei Beatles, dove si parla di“Tangerine trees”….

da pag. 73 di “MEMORIE BEATLESIANE e dintorni”
MEMORIE BEATLESIANE E DINTORNI by Rita Tunes ed Enrico Pelos

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“My boyfriend had always liked the so-called Krautrock. So it was called by the Anglo-American press and critics music scene and made up of the groups active in Germany in the 70s and who produce new musical forms in varying degrees on the basis of progressive rock or the German electronic music (such as Karlheinz Stockhausen) of the previous decades. The definition included groups often different, that ranged from experimentalism to cosmic influences like Tangerine Dream and Cluster and New Age pioneers as Ash Ra Temple and the Popol Vuh, and also the techno “precursors” Kraftwerk to apocalyptic rock Amon Düül. Some components such as Klaus Schulze were among the most important innovators of this extraordinary “new wave” … I was so very curious to hear them live and we got the tickets for the concert of Tangerine Dream, October 26; In fact, the group took a tour in the fall of three weeks. We went by underground at the Rainbow Theatre, Finsbury Park, …
The group’s name is likely to come from the two words “Tangerine Dream”, as a tribute to “dream influences” of the song “Lucy in the sky with diamonds” on the album “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” by the Beatles, which speaks of “Tangerine trees”…

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Il libro “Memorie Beatlesiane e dintorni” sulla Fanzine ufficiale dei BEATLESIANI D’ITALIA, GENNAIO 2015

La Fanzine ufficiale dell’Ass. “Beatlesiani d’Italia Associati – The Beatle People Association of Italy” – pubblica un articolo sul libro, a cura di Rolando e Alice Giambelli che ringraziamo ( al link http://www.beatlesiani.com tutte le info su BDIA), uscita questo mese.

MEMORIE BEATLESIANE E DINTORNI by Rita Tunes ed Enrico Pelos

La Fanzine ufficiale dell’Ass. “Beatlesiani d’Italia Associati – The Beatle People Association of Italy” – pubblica un articolo sul libro, a cura di Rolando e Alice Giambelli che ringraziamo ( al link http://www.beatlesiani.com tutte le info su BDIA), uscita questo mese.

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“Memorie Beatlesiane e dintorni” IL MONDO DI JOHN di Nando Rizzo a Loano 2014

MEMORIE BEATLESIANE E DINTORNI by Rita Tunes ed Enrico Pelos

 

Bella serata a Loano, con la storia sempre affascinante dei Fab4 narrata in modo appassionante da Nando Rizzo ed accompagnata da foto dei luoghi Beatlesiani e dall’esecuzione dei brani a noi cari, con strumenti e abiti d’epoca.
Con lui sul palco la sua band ora composta da Alberto Garassino, Lorenzo Lajolo, Nico Terzi. Co-regia di Nadia Mombrini e partecipazione di Max Berrino, per uno spettacolo sempre entusiasmante!

Altre notizie su John e i Beatles su “Memorie Beatlesiane e dintorni by Rita Tunes & Enrico Pelos” …
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