Quando si cammina nel bosco e si ha la sensazione di essere osservati…

“DANIEL O’CONNELL Il Padre della Patria Irlandese che morì a Genova e lasciò il suo cuore a Roma” di Enrico Pelos

LA TERRA D’IRLANDA

La terra d’Irlanda è ben conosciuta da molti liguri…

…Per citare solo coloro che hanno in qualche modo avuto legami con la terra di Liguria possiamo ricordare grandi letterati come James Joyce che visitò Genova nel 1904 e nel 1905 dove ambientò alcune pagine dell’”Ulisse” e si ispirò a luoghi come il porto, il centro storico e il Cimitero Monumentale di Staglieno per alcune delle sue descrizioni. Egli soggiornò anche a Sestri Levante, Rapallo, Chiavari e proprio a Genova scrisse alcune delle sue pagine di Gente di Dublino.

“DANIEL O’CONNEL Il padre della patria irlandese che morì a Genova e lascio’ il suo cuore a Roma” pubblicato su “A COMPAGNA” Ottobre-Dicembre 2023

Come non ricordare Oscar Wilde autore di brillanti commedie conosciute in tutto il mondo nonché dandy e “influencer” ante litteram. Egli fu forse la vittima più illustre della mancanza dei diritti personali quali l’orientamento religioso e sessuale oggi sanciti da leggi a tutela in molti stati del mondo. Wilde visitò Genova nel 1877, come tappa intermedia nel suo viaggio verso la Grecia. Sua moglie Constance Mary Lloyd è sepolta nel Cimitero di Staglieno… Anche la musica irlandese piace molto in Liguria ed uno dei gruppi più interessanti i Birkin Tree, considerati la più importante band italiana di musica irlandese, sono famosi a livello nazionale ed internazionale…<Del gruppo ha fatto parte anche Claudio De Angeli, altro ligure…

“DANIEL O’CONNEL Il padre della patria irlandese che morì a Genova e lascio’ il suo cuore a Roma” pubblicato su “A COMPAGNA” Ottobre-Dicembre 2023


Essa è però meno conosciuta dal punto di vista politico sociale, sebbene le lotte tra la Repubblica d’Irlanda e l’Irlanda del nord (Ulster), facente parte del Regno Unito, abbiano riempito le cronache per molti anni… ed ebbe personaggi molto importanti, ma uno su tutti interessa noi liguri in quanto, per una curiosa coincidenza, venne a Genova dove trascorse i suoi ultimi giorni… Il suo nome era Daniel O’Connell un avvocato nato nella contea del Kerry… lontano parente di James Joyce (che lo ricordò per la sua oratoria nell’Ulisse)… Sensibile ai movimenti per i diritti religiosi in Irlanda, O’Connell lottò per l’emancipazione del popolo irlandese

GIUSEPPE MAZZINI SOSTENITORE DELLA CAUSA DELL’IRLANDA
Giuseppe Mazzini (Genova, 22 giugno 1805 – Pisa, 10 marzo 1872) anch’egli avvocato e giornalista fu dotato di grande oratoria. Mazzini aveva vissuto esule in Inghilterra per diversi periodi (1837-48, 1851, 1857, 1860) e proprio a Londra avevano assunto con lui un significato sociale le parole come “associazione”, “popolo” e “nazione” che furono di grande importanza nella definizione dei moderni movimenti europei…

“LASCIO A ROMA IL MIO CUORE”
O’Connell si fece quindi promettere che a Roma ci sarebbe andato comunque anche se aveva capito che non avrebbe potuto più andarci di persona e pertanto comunicò: “Lascio a Roma il mio cuore”. Il desiderio non era un semplice ed accorato afflato poetico bensì era un desiderio concreto che avrebbe dovuto essere eseguito nel vero senso della parola. Egli volle infatti che si procedesse all’espianto ed il dottor…

VIA AL PONTE REALE 2, GENOVA
Ed è quindi in Via al Ponte Reale, la strada che porta a Piazza Caricamento nel quartiere della Maddalena, che Genova, ricorda O’Connell con la bella lapide con il ritratto in marmo. Essa fu realizzata dallo scultore Federico Fabiano che fu allievo di Santo Varni all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova…

IL “MISTERO” DEL CUORE DI O’CONNELL
Qualcuno potrebbe essersi incuriosito per il desiderio di O’Connell di lasciare il suo cuore a Roma… che si trova nella chiesa di Sant’Agata dei Goti, ma in realtà sembrava che nessuno avesse visto un qualsiasi ricordo, targa o epigrafe che ne indicasse la presenza. Sembra che del cuore si siano perse le tracce….

“DANIEL O’CONNEL Il padre della patria irlandese che morì a Genova e lascio’ il suo cuore a Roma” pubblicato su “A COMPAGNA” Ottobre-Dicembre 2023

Articolo completo pubblicato sulla Rivista “A Compagna” di Genova – al link http://www.acompagna.org/rivista/archivio/2023-4.pdf – che è l’organo ufficiale dell’associazione storica e culturale ligure più antica del capoluogo regionale. Fu fondata nel 1923 e quest’anno ha compiuto un secolo….

Luoghi Abbandonati – Abandoned Places (ex?) VILLA MINETTA RAGGIO O VILLA DEL VINAIO by Enrico Pelos with mesmerizing relax music

PHOTOGRAPHY Hdr Digital Works Video Research Texts(Italiano e in English) Editing Assembling: Enrico Pelos http://www.enricopelos.it
MUSIC “Luoghi Abbandonati VILLA MINETTA RAGGIO O VILLA DEL VINAIO (the Abandoned Villa)” Sound Design Created and Performed on Casio Analog Keyboards Fender Guitar Ableton DAW & Digital Synth: by Enrico Pelos
DIRECTION: by Enrico Pelos

Una villa blasonata nella quale è passata la storia evocatrice di bei tempi andati con feste e balli, ma anche di stivali di soldati e di motori di macchine usate in guerra, laddove il destino dell’uomo più ricco d’Italia si incrocia con quello di un grande funambolo del circo ed un fantasma: il suo che aleggia su tutto l’abbandono e l’oblio.
Un altro dei Luoghi Abbandonati più affascinanti che ho visitato, in buona compagnia esplorativa con Luciano un caro amico UrbEx, è stata una villa blasonata e maestosa dimora storica conosciuta sotto diverse denominazioni: Villa Minetta o Villa Raggio, Villa della barca, Villa delle SS o Villa di Caronte… Ma l’appellativo per cui è di gran lunga più famosa è quello di Villa del Vinaio (presso gli UrbEx…) per le sue capienti cantine con una grande quantità di bottiglie di vino in essa accatastate e custodite e che vennero lasciate da una delle famiglie che la acquistarono.
Questa denominazione sottolinea il fatto che certi luoghi abbandonati suscitano emozioni diverse a seconda di chi le ha abitate, delle persone che qui hanno vissuto e sognato, delle storie che con le loro radici rimangono per sempre in certi luoghi e degli avvenimenti accaduti con tutte le loro suggestioni e fascinazioni esperienziali.
La villa venne fatta costruire nel 1906 dal Conte Edilio Raggio (Genova, 15 luglio 1840 – Novi Ligure, 22 ottobre 1906) della nota e famosa famiglia di origine genovese che ebbe come capostipite Carlo Raggio e che aveva grandi proprietà soprattutto in Liguria ed in Piemonte ed in particolar modo nel Genovesato e a Novi Ligure.
Questa cittadina che, come indica il nome era un tempo Ligure, apparteneva in passato alla Repubblica di Genova. Curiosamente prese il suffisso “Ligure” al suo passaggio al Piemonte, che avvenne con regio decreto dell’11 gennaio 1863 e promulgato proprio per rimarcare il solido legame con la Liguria e il suo capoluogo.
Il Conte Raggio si laureò in giurisprudenza, diventò avvocato parlamentare del Regno d’Italia ed esercitò nel collegio di Novi Ligure per 30 anni circa. Egli fu molto attivo ed ebbe innumerevoli e variegati interessi ed iniziative tra le quali: fondò le “Acciaierie di Cornigliano”, fondò la prima “Carbonifera Industriale Italiana” di Novi nella quale si producevano mattonelle di carbone per le ferrovie, creò il grande “Cotonificio Ligure Napoletano” a Napoli ed altri stabilimenti minori nel Novese e nell’Ovadese, fu azionista della “Alti Forni e Fonderia” di Piombino. Nel 1880 fu socio fondatore della “Siderurgica di Savona”; nel 1892 presiedette l’esposizione universale. Fu il primo in Italia a far installare il “treno a lamiere” nella sua Ferriera di Sestri Ponente. Fu armatore navale e proprietario di piroscafi che trasportarono molti dei migranti italiani che, attraversando l’oceano, andarono in cerca di fortuna nelle Americhe. E fu sempre lui che organizzò per primo la navigazione postale e carbonile transoceanica. Egli fu consigliere di amministrazione, nonché membro della commissione finanziaria, dell’Elba (1899-1903).
Per quanto concerne le proprietà immobiliari la Famiglia Raggio aumentò la sua fama quando si fece costruire a fine Ottocento un castello a Cornigliano edificato in stile liberty e molto simile al castello di Miramare a Trieste. Esso era costato 760 mila lire. … continua su articolo completo… www.luoghiabbandonati.it www.enricopelos.it

10 anni Anniversario della scomparsa del Prof. Pierleone Massajoli, un grande amico e studioso della comunità brigasca e della cultura dei monti del Ponente della Liguria. Sul blog di Trucioli (1a parte + link alla 2a parte)

È ormai prossimo l’anniversario dei 10 anni († 20 10 2011) dell’assenza del Prof. Pierleone Massajoli. Torinese, ma ligure d’adozione, fu studioso e grande conoscitore soprattutto della cultura della terra brigasca. Egli però non fu solo questo perchè, tra i molti interessi, si occupò di cultura e antropologia Americana e India, ed anche di culture di stati singoli come Jugoslavia e Sardegna.
Mi fa quindi piacere tracciare un ricordo del tempo, 10 anni circa, nei quali ho avuto il piacere di conoscere lui e la sua famiglia e l’onore di collaborare con lui alla redazione della rivista R’ Ni d’Aigura (“Il nido d’aquila”, rivista etno-antropologica e linguistica delle culture delle Alpi Marittime, Montane e dell’Appenino Ligure fondata nel 1983) e all’attività dell’omonima omonima Associazione Culturale.


Ricordo come fosse ieri quando, una sera del 1998, gli telefonai chiedendogli se gli avrebbe fatto piacere pubblicare sulla sua rivista alcune mie foto di un viaggio a Triora, Realdo, Verdeggia e della mia escursione a piedi fino alle cime del Monte Saccarello nell’ambito del mio progetto fotografico “Lungo l’Alta Via dei Monti Liguri” (che verrà poi pubblicato sulla guida ufficiale della Camera di Commerico di Genova).

La permanenza a Triora e Realdo mi aveva fatto conoscere posti unici e affascinanti ed anche scoprire una rivista che si occupava di queste zone. Ebbi quindi l’occasione di leggerne un numero e la mia attenzione venne subito attirata dalla semplice grafica in bianco e nero e dalla tipologia ddegli articoli, molti dei quali mi permisero di conoscere a fondo la cultura e le zone che stavo attraversando ed impararne la loro storia.
Egli ne fu entusiasta e mi propose subito di collaborare al Centro Studi della Rivista, se l’avessi gradito, con mie fotografie ed articoli e ringraziandomi per la disponibilità.
Io mi misi a disposizione dedicando una parte del mio tempo, quando libero da impegni, e da allora ci siamo incontrati molte volte sia per qualche gita insieme, sia per impostare gli articoli per la redazione della rivista in quanto, avendo egli saputo che lavoravo nel campo informatico e grafico, gli avrebbe fatto piacere che la riorganizzassi, in chiave un po’ più moderna, sempre restando con la stampa rigorosamente in Bianco e Nero come ormai si erano abituati i molti affezionati lettori. Ed infatti, oltre che alla rivista mi dedicai anche alla realizzazione di un sito (le cui pagine sono ormai oggetto da archivio e con una parte di esso ancora visibile al link con https://web.archive.org/web/20091121010734/http://www.liguri.net/portappennini/rnidaigura.htm# ) e di un blog ( https://rnidaigura.blogspot.com/ ) sempre con l’attenzione di accrescere l’interesse per la rivista ed a supporto dell’attività editoriale e promozionale della stessa.

Ebbi così l’occasione di entrare in contatto con molti poeti e scrittori, storici, disegnatori e fotografi, famosi sia a livello ligure ma anche nazionale ed internazionale. Furono molti gli Autori e le Autrici che contribuirono alla rivista nel corso degli anni, ebbi l’occasione di conoscerne diversi di persona e con alcuni di essi di avere anche il piacere della loro amicizia. Molti interessanti articoli furono pubblicati, come ad esempio di (in ordine alfabetico e mi scuso se ne ho dimenticato qualcuno): Mauro Balma, Werner Bätzing, Maria Antonietta Beringheli, Attilio Giuseppe Boano, Paola Boschieri, Caterina Bottero Marro, Massimo Brizzolara, Enrico Calzolari, Giorgio Casanova, Marco Cassioli, Fabio Costa, Nicola Farina, Luigi Felolo, Ippolito Edmondo Ferrario, Giovanni Ferrero, Guido Ferretti, Werner Forner, Patrizia Gavagnin, Paolo Giardelli, Giovanni Meriana, Jacques Giusto E Jacques Guido, Lorenzo Lanteri, Maurice Mauviel, Sara Medica, Roberto Moriani, Sandro Oddo, Paolo Bruno Olindo, Pastorelli di Briga, Nillo Rebaudo, Diego Rossi, Cristina Sala, Annibale Salsa, Sandro Sbarbaro, Giulia Petracco Siccardi, Gabriella Stanchi e Marina Tranchina.
Ebbi anche l’occasione, oltre che come autore di articoli e fotografie, di impaginare i disegni dei molti artisti collaboratori della rivista. Ogni numero era un po’ una nuova emozione man mano che mi arrivavano, tramite il Prof. Massajoli o via mail gli articoli, i disegni e le foto e soprattutto era importante la composizione della copertina che aveva spesso un disegno a tema montanaro/pastorale inviato quasi sempre dalle artiste Elena Pongiglione o Etta Lanza. Altre opere furono inviate da artisti e disegnatrici come Vanda Chiappero, Desana, Paola Fossati, Pola Lodesani, Niccoli, Paola Pastura, Leo Pecchioni, Ivy Pelish, Sara Pettinari, Ilaria Pilastro, Paola Trebini. Altri contributi particolari furono pubblicati da fotografie e/o notizie dal regista Richard Blank o dal climber Mario Nebiolo. Solo in un’occasione venne pubblicata in copertina una fotografia e per un’altra c’era già pronta un’altra foto ma non ci fu più il tempo per un nuovo numero insieme. Solo in un’occasione venne pubblicata in copertina una fotografia e c’era già pronta un’altra foto, ma non ci fu più il tempo per un nuovo numero insieme.
La rivista era anche l’occasione per la presentazione di libri sulla cultura alpina in generale e di molti dei lavori per la cultura brigasca che lo impegnarono per anni come ad esempio il Dizionario uscito in diversi volumi. Il nome dato ai “Brigaschi” deriva dalla cittadina di Briga Marittima, ora in Francia, da cui emigrarono molti abitanti per ragioni economiche, politiche e forse religiose, tra il XV e il XVI secolo. La rivista aveva, nei primi numeri le diciture “R Nì D’Áigüra“ e “A Vastéra” Uniun de Tradisiun brigasche con il simbolo della “Rosa dei Pastori” che per i Brigaschi è “A rösa di pastùu”.
E questo un motivo ricorrente, intagliato nei collari delle pecore, nelle scatole per il formaggio e della buonissima toma da pecore brigasche che si può trovare anche ad Albenga, o in rappresentazioni in pietra, come portali, chiese, stipiti. Esso rappresenta probabilmente la ruota del sole ed è considerato di buon augurio. Il simbolo era in uso da anni prima che fosse adottato da un partito nazionale, poiché all’epoca non si pensava a registrare i marchi. I paesi Brigaschi sono 2 in Liguria, entrambi in provincia di Imperia: Realdo (Rêaud), frazione del comune di Triora (fino al 1947 frazione di Briga Marittima) Verdeggia (Vërdegia), frazione del comune di Triora. Essi sono 5 nel Piemonte e tutti in provincia di Cuneo: Briga Alta (Briga Àuta) comune composto delle frazioni di Carnino (Carnin) Upega (Üpëga) Piaggia (A Ciagia) Viozene (Viusèna), ed una frazione del comune di Ormea. Altri sono in Francia: La Brigue (fino al 1947 Briga Marittima, dal 1947 al 1976 La Brigue de Nice, in brigasco Ra Briga, in ligure Briga, in piemontese Briga) inclusa la frazione Morignole (fino al 1947 Morignolo, in brigasco Morignoo). In alcuni numeri comparirà nell’intestazione anche la croce occitana, simbolo di appartenenza dei Brigaschi all’identità occitana e legata alla grande famiglia dell’area franco-piemontese.

Tra i viaggi fatti insieme ricordo quando andammo ad Armo, paese montano dell’Alta Valle Arogna in provincia di Imperia, per un concorso di poesia “Pochi ma boi” e la presentazione della rivista. Seguimmo le attività della giornata come la processione della tradizionale Festa della Madonna e conoscendo molte persone del paese. Ricordo un altro viaggio fatto a Mendatica, in occasione della Transumanza, nel quale feci molte foto durante le manifestazioni tradizionali, che vennero poi pubblicate sulla rivista. Mi parlò infine di questo film in corso a Balestrino (Inkheart La leggenda di cuore d’inchiostro) e per il quale voleva farmi conoscere alcuni dei personaggi coinvolti, visto che la produzione era inglese e sapeva che io avevo lavorato a lungo in Inghilterra. Ma non ci fu il tempo, anche perchè in quel periodo ero impegnato nel mio lavoro fotografico che mi portava a viaggiare spesso nel Levante Ligure.
Per un altro viaggio mi fece scoprire molte delle belle zone della Val Roja, anch’esse piene di intrecci culturali a cavallo di Francia e Italia con le storie di paesi divisi dalla guerra e poi dai trattati che li fecero cambiare in diversi casi, lingua e nazione.
Purtroppo il tempo non ci permise di andare insieme a Realdo, il suo luogo “magico” del quale mi parlava spesso e dove amava trascorrere lunghi periodi di svago e di studio, e nel quale avrebbe voluto farmi da “speciale” guida, dato che io avevo esplorato quei luoghi e che lui aveva saputo farmi appassionare a questo particolare Ponente Ligure, anche se poi il mio libro sarebbe stato per l’altro versante della Liguria nelle “Passeggiate a Levante” e che gli sarebbe comunque piaciuto.
Un giorno mi comunicò che non avremmo più avuto occasione di continuare la rivista insieme e mi dispiacque molto al pensiero di quello che poi avrebbe potuto succedere e me ne rattristai molto. Anche per questo suo entusiasmo che mi aveva ormai contagiato ho continuato ad interessarmi alla ricerca della cultura ligure soprattutto dei monti, percorrendoli per molti chilometri e facendo altre molte conoscenze come avrebbe voluto che io continuassi a fare, anche se non più per la sua bella rivista in Bianco e Nero.

> Descrizione con foto sul Blog di Trucioli

> Link a R Ni d’Aigura I miei articoli Le fotografie (estratto dei 10 anni)

> Link alla 2a parte su Trucioli, Blog della Liguria e Basso Piemonte

Music CHARLIE WATTS dei Rolling Stones SE N’È ANDATO…

Un giorno molto triste… se n’è andato #Charlie Watts il batterista dei #RollingStones… “Satisfaction”, “Paint it black”, “Gimme shelter”, “You Can’t Always Get What You Want”, “Time is on my side”, “Ruby Tuesday”, “Love in vain“, “Con le mie lacrime“, “Angie” my loving song… all generation hymns… Ciao Charlie R.I.P. … “Peace, Peace, he is not dead, he doth not sleep – He hath awakened from the dream of life“(Percy Bysshe Shelley)…

A very sad day… #Charlie Watts #RollingStones drummer has passed away… “Satisfaction”, “Paint it black”, “Gimme shelter”, “You Can’t Always Get What You Want”, “Ruby Tuesday”, “Love in vain”, “Time is on my side”, “As tears go by“, “Angie” my loving song,… all generation hymns… Ciao Charlie R.I.P. … “Peace, Peace, he is not dead, he doth not sleep – He hath awakened from the dream of life” (Percy Bysshe Shelley) …

Knebworth 1976 Festival … waiting for the Rolling Stones
Knebworth 1976 Festival … waiting for the Rolling Stones
Knebworth 1976 Festival … waiting for the Rolling Stone
Knebworth 1976 Festival … The Rolling Stones are playing…
Knebworth 1976 Festival … The Rolling Stones are playing…
Knebworth 1976 Festival … The Rolling Stones are playing… till dark…

A MOMENTARY LAPSE OF LIGURIA da PONTE MORANDI a PONTE SAN GIORGIO di Genova by Enrico Pelos

Riprese TimeLapse del ponte sul Polcevera dal passaggio ad ex Ponte Morandi al nuovo Ponte San Giorgio di Genova. Un pensiero a pochi giorni dall’Anniversario della Tragedia…

ARGENTINA Poesie a mia Madre

Passeggiate a Levante ITINERARI AL TRAMONTO VERSO LA SERA… VERSO LA NOTTE

Le passeggiate iniziate con la nebbia dell’alba e proseguite nelle giornate con i forti, i luoghi e i paesi abbandonati, itinerari sui monti e sulle coste… stanno per terminare e siamo arrivati al tramonto, alla sera… alla notte…

1 passeggiate a levante della liguria #22 percorrere i sentieri per vedere i tramonti sulle chiesette dei monti LUNGO L’ISC Itinerario Storico Colombiano
2 passeggiate a levante della liguria #45 percorrere i sentieri per vedere e vivere la sera sul mare a Tellaro…
3 passeggiate a levante della liguria # percorrere i sentieri per fotografare la notte sul paesino più pittoresco della Liguria – quando c’è la neve – … il presepe nel presepe di Pentema…

… e così finiscono le Passeggiate a Levante fotografiche … per il momento… forse…

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The Slideshow https://youtu.be/Rbn_L0_CaAU

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The book:

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Passeggiate a Levante ITINERARI AL TRAMONTO…

Le passeggiate iniziate con la nebbia dell’alba e proseguite nelle giornate con i forti, i luoghi e i paesi abbandonati, itinerari sui monti e sulle coste… stanno per terminare e siamo arrivati al tramonto… ad alcuni dei migliori tramonti…

1 Passeggiata a levante #15…tramonto sul lago del Brugneto dai monti della Valbrevenna…
2) Il sole sta per tramontare… sull’Alta Via dei Monti Liguri… nei pressi del monta Alpesisa…sul lago di Val Noci…
3 Tramonto sul mare da alcuni dei luoghi abbandonati dei manufatti bellici…

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Passeggiate a Levante ITINERARI NEI LUOGHI DI STORIA POESIA LETTERATURA LEGGENDA…

Itinerari che ci portano nei luoghi dove è passata la storia, la poesia, la letteratura, la leggenda…

1 LA STORIA… passeggiate a levante della liguria #11 #12, al monte Antola… su questi monti e valli è passata la storia… a volte dolorosa… spesso ingiusta… sempre da ricordare…
2 LA POESIA… passeggiate a levante della liguria #23… in mezzo al Bosco delle Fate di Fontanigorda… luogo prediletto dal poeta Giorgio Caproni che lo cantò nella sua poesia “Ballo a Fontanigorda” del 1938… “Mentre per la pastura si sparge l’amaro aroma di una sera silvana…”
3 LA LETTERATURA… passeggiate a levante della liguria #45… a Tellaro… alla Baia di San Lorenzo… a Fiascherino dove visse e scrisse lo scrittore inglese David Herbert Lawrence che qui scrisse alcuni dei suoi libri più famosi… qui visse anche Mario Soldati scrittore, giornalista, regista torinese che scelse Tellaro come suo “Buen retiro”…
4 LA LEGGENDA… passeggiate a levante della liguria #23…al monte Gifarco con la spada nella roccia di San Galgano… e il panorama spazia (nelle giornate limpide…) fino al mare… alle isole… della Gorgona, della Corsica… di Capraia… dell’isola d’Elba…

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Passeggiate a Levante ITINERARI NEI LUOGHI ABBANDONATI… BORGHI ABBANDONATI.. PAESI ABBANDONATI… OGGI MUTI TESTIMONI DI UN VIVERE ANTICO VI

Itinerari che passano vicini a luoghi, frazioni, borghi e paesi abbandonati…

1 …in mezzo ai boschi…
2 …in mezzo ai boschi…
3 …in mezzo ai boschi…

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Passeggiate a Levante ITINERARI NEI LUOGHI ABBANDONATI… BORGHI ABBANDONATI.. PAESI ABBANDONATI… OGGI MUTI TESTIMONI DI UN VIVERE ANTICO V

Itinerari che passano vicini a luoghi, frazioni, borghi e paesi abbandonati…

1 …in mezzo ai boschi…
…in mezzo ai boschi con gli sfondi dei monti innevati…
3 … con quello che resta di una casa abbandonata ad Arena…

Slideshow https://youtu.be/Rbn_L0_CaAU
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